martedì, dicembre 30

Passatelli



Questi "vermicelli" corti e cicciotti sono un piatto regionale della cucina romagnola e marchigiana. Io ne ho sempre sentito parlare, ma personalmente non li avevo mai provati...né a mangiare, né tanto meno a preparare in casa!!! E con grande spirito di iniziativa ho voluto sperimentare questa nuova (per me) ricetta!


Be', non sono niente male e come pasta fresca fatta in casa sono forse anche ben più rapidi della tradizionale pasta all'uovo, se non si conta il tempo speso per grattare il formaggio! Unica cosa, forse, la fatica che richiedono per essere schiacciati attraverso un normale schiacciapatate...ho braccio e spalla ora che chiedono vendetta. Ma il problema è presto risolto facendo un impasto più morbido o utilizzano uno strumento più adatto (tipo l'apposito ferro per farli!!!)
La tradizione li vuole serviti in brodo...io ho voluto provarli asciutti conditi da un sughino di cipolle e noci, perfetto col gusto acidulo del limone all'interno dei passatelli...a voi poi sta declinarli e abbinarli a cosa più vi piace...o vi riesce meglio!!!





PASSATELLI con CIPOLLE E NOCI

per 6-7 persone,
per i passatelli:
300 g Grana (o Parmigiano) grattugiato
150 g pangrattato
1 cucchiaio abbondante di farina
noce moscata
1 limone (scorza grattugiata)
3 uova
per il condimento:
3 grosse cipolle dolci
20-30 g burro
150 ml acqua calda
60 g gherigli di noci
sale e pepe

Mettere in una ciotola capiente grana, pangrattato, farina, noce moscata (nella quantità che si preferisce a seconda dei gusti) e la scorza grattugiata di un limone. Sbattere leggermente tre uova in un'altra ciotola e aggiungerle al composto di base. Mescolare con le dita finché l'impasto è sodo. Passarlo allo schiacciapatate (o utilizzate il ferro apposito se ne siete provvisti)lasciando cadere i passatelli su un pezzo di carta forno. Se risulta impossibile, ammorbidite l'impasto con un po' di latte (o acqua per gli intolleranti al lattosio!!!!).
Per il condimento, tagliare le cipolle a fette sottili. Falle appena rosolare con il burro, salare e aggiungere l'acqua. Farla evaporare a fuoco basso mescolando di tanto in tanto. Alla fine aggiungere pepe e le noci tritate grossolanamente. Mescolare e il sugo è pronto. Versarlo sui passatelli
Gettarli i passatelli in acqua bollente e salata un po' alla volta. Tre minuti dovrebbero essere sufficienti per una cottura media. Scolare, mettere in un piatto, coprirli col sugo preparato e cospargerli di grana e pepe.

giovedì, dicembre 25

Buon Natale!!


"...io sento il dolce suono di canzoni intorno a me, profumo di biscotti, odore di felicità..."


...ed ecco che è arrivato anche quest'anno il 25 dicembre....quindi TANTISSIMI AUGURI a tutti quelli che oggi o nei prossimi giorni apriranno questa pagina!!!

Quest'anno è l'ultimo Natale che passerò al freddo e come regalo ho deciso di mettere la ricettina di questi biscotti speziati, ovviamente con i natalizi zenzero e cannella, che ogni anno abbondano e si nascondono in ogni angolo di casa mia e vengono debitamente regalati ad amici e parenti!!! Chissà se l'anno prossimo avrò voglia di accendere il forno e avviare ugualmente la produzione, nonostante la calura di un Dicembre estivo!!!


E oggi, un piccolo pensiero ed un particolare abbraccio di natale (con auguri di compleanno annessi) ad una cara amica proprietaria originaria della formina dell' "omino di zenzero" qui sopra...chissà se è già capitata tra queste pagine...in ogni caso per quando capiterà potrà constatare che il piccoletto qui con me se la cava benissimo e fa degnamente il suo lavoro!!!



BISCOTTI NATALIZI


450 g farina

120g zucchero di canna

120 g burro

1 uovo

80 g melassa

1 cucchiaio zenzero in polvere

1 cucchiaio cannella

1/2 cucchiaino chiodi di garofano macinati

1/2 cucchiaino noce moscata macinata

1 cucchiaio lievito

Mischiare a crema lo zucchero, l'uovo, il burro e la melassa. Setacciare la farina e unirla al lievito e alle spezie ed aggiungere al composto di burro. Impastare fino a quando è solido e compatto. Avvolgere nella pellicola e lasciare riposare in frigo per almeno 2 ore. Stendere (circa 1/2 cm va bene, poi va a gusti di spessore) l'impasto su una superficie infarinata (si va meglio dividendo l'impasto in quattro parte e lavorare una alla volta, tendendo nel frattempo il resto in frigo). Ricavare i biscotti con le formine e disporli sulla teglia del forno (sopra la carta forno). Cucinare a 180°C per circa 10 minuti o quando iniziano a scurirsi.

domenica, dicembre 21

Mercatini di Natale e Vin Brulè



Cosa meglio di un Vin Brulè (o Gluh Wein) ti fa venire in mente il freddo inverno e l'atmosfera natalizia?
Cosa sarebbe girare per i vari mercatini di Natale senza una calda tazza tra le mani?




Un mese fa ero a Vienna e già ogni angolo della città pullulava dei tradizionali stand con addobbi natalizi...Angeli, stelle, babbi natale e decorate sfere rotonde ti catturavano con i loro luccichii e profumi. E tra bretzen, frutta caramellata, omini e casette di zenzero non potevano ovviamente mancare punch aromatici e gluhwein tradizionali!!!






Mi sono data il mio da fare per collezionare tutte le varie tazze caratteristiche di ogni "zona di mercatino" assaggiando i vari gusti di punch (...mela & cannella, frutti di bosco, arancia & rum...). Devo ammettere però che, a mio parere, il migliore rimane il vin brulé con quel suo aroma natalizio sprigionato da un perfetto connubio di spezie!!


Rientrata in Italia sono andata ad un piccolo mercatino di Natale nella mia città. Ovviamente c'erano i banchetti, i profumi, le luci e pure il freddo (quella giornata mi sa che la tacchetta del termometro è scesa sotto lo zero!!!)...ma mancava il magico calore di un buon vin brulè!!!

E cosi, rintanata velocemente a casa, tra il calore delle 4 mura della mia cucina ho provato a ricreare questa deliziosa bevanda. Un aiuto mi è stato dato da un insieme già preparato di spezie (Gluhwein-Punsch-gewurz, Schuhbeck), ovviamente comprato in terra teutonica, dove in perfetta proporzione sono mescolate cannella, cardamomo, chiodi di garofano e noce moscata. Sentire il profumo che lentamente si sprigiona dalla pentola borbottante ti riscalda e rallegra ancor prima di infilare il naso nella calda tazza fumante!!!



VIN BRULE'

1/2 l vino rosso
50 g zucchero di canna
1 arancia
1 cucchiaio di spezie miste (cannella, chiodi di garofano, noce moscata, cardamomo)
1 mela

In una pentola mischiare il vino (io ho usato lambrusco amabile), lo zucchero, le spezie. Aggiungere la buccia grattugiata di un'arancia. Io ho creato degli spiedini con cubetti di mela e spicchi di arancia alternati che ho aggiunto da subito, prima di scaldare. Portare ad ebollizione e lasciare bollire per qualche minuto. Prima di bere lasciare riposare qualche minuto e volendo, filtrare. Bere caldissimo!!!

venerdì, dicembre 19

Pasticcio di pane, verza & fontina



mia mamma è tornata a casa qualche settimana fa con 2 cavoli verza giganti regalati da un collega di lavoro e freschi freschi di orto. Con uno ci siamo sfamate per un'intera settimana...bollito, stufato, saltato...l'altro, è rimasto silenzioso a guardarci mentre mi chiedevo quale sarebbe potuto essere il suo destino.

E poi, l'altro giorno ecco apparire la soluzione: una vecchia ricetta dimenticata ed un "appello" lanciato ai food bloggers! Antonella ha indetto una raccolta di ricette a base di cavolo di qualunque foggia e in qualunque veste.


Decido così di partecipare anche io per la prima volta ad una queste raccolte culinarie, con l'idea di spargere il "profumo" di questo mio blog neonato nel mondo dei foodies.




La ricetta é particolare e unisce tre gusti forti: pane nero ( io ho usato quello di segale, ma qualsiasi pane integrale potrebbe andare bene), fontina e cavolo verza ovviamente!




E' un ottimo piatto unico nutriente e gustoso per utilizzare il molte volte bistrattato cavolo verza che spesso, durante la stagione invernale, si impossessa silenzioso delle case altrui (soprattutto se avete amici con un orto!!!!!)!





PASTICCIO di PANE, VERZA & FONTINA


per 4-6 persone:

1 cavolo verza grande

20 g burro

10-15 fette di pane nero

250 g fontina

1 l di brodo vegetale

sale, pepe, cannella e noce moscata


Pulire e spezzettare grossolanamente il cavolo verza (eliminate le foglie esterne e le parti più dure). Cuocerlo in padella col burro a fuoco basso, finché è ben appassito. Sala e pepa a piacere. Tosta le fette di pane in forno finché ben croccanti. Imburra leggermente una pirofila, ricoprila con le fette di pane, poi con metà della verza. Spolverizza con cannella e noce moscata e rivesti di fontina a fette sottilissime. Ripeti i tre strati. Ricopri a filo col brodo bollente e inforna a 180° C per 40 minuti circa.


sabato, dicembre 13

Santa Lucia


Da piccola ho sempre invidiato amici che mi raccontavano come già il 13 dicembre ricevessero regali da scartare per la festa di Santa Lucia, mentre io dovevo aspettare ancora 12 giorni per poter vedere sotto l'albero i miei doni tanto attesi!!! In teoria, mia mamma mi raccontava che chi riceveva i regali di Santa Lucia non aveva poi "la fortuna" di riceverli dal buon caro vecchio Babbo Natale...in realtà molti dei miei amici, ricevevano regali in entrambe le occasioni!!!

...ma alla fine ammetto che io ho sempre parteggiato per l'omone dalla barba bianca!

La tradizione di Santa Lucia è particolarmente diffusa e sentita in terra svedese. Le case iniziano a profumare di pasticceria già dal giorno precedente quando vengono preparati dolci e biscotti che verranno poi offerti a tutta la famiglia dalla figlia maggiore la mattina del 13 dicembre. La fanciulla infatti, con indosso una lunga veste bianca adornata in vita da un semplice cordino rosso e sul capo una corona di foglie e 7 candele, ha il compito di svegliare il resto della famiglia alle prime luci dell'alba preparando loro la colazione. Anche le sorelle indossano una camicia bianca, ma il cordino è bianco e rappresentano le stelle, i fratelli invece hanno cappelli di paglia e lunghi bastoni decorati con stelline. Durante il giorno sono poi frequenti in numerose città le sfilate, in cui le bimbe, vestite di bianco, vanno di casa in casa intonando la tradizionale canzone di Santa Lucia, Luciasången.


nello sfondo pagina 94-95 di Magie d'Inverno, Luxury Book


Quest'anno finalmente ho avuto il tempo e lo stimolo necessario per provare a preparare i classici dolcetti svedesi, i Lussekatter. Essendo la prima volta che sperimentavo ho voluto seguire pari pari la ricetta che ho trovato nel libro che in questo periodo natalizio è diventato la mia "guida spirituale", Magie di Inverno. Unica variante o particolarità: ho voluto provare ad usare il "lievito liquido" novità da poco in commercio, che si è dimostrato utile e un po' meno laborioso del classico panetto da sciogliere in acqua (e che a volte proprio non ha intenzione di sciogliersi!!!!!). Il tutto si è davvero rivelato più rapido e semplice di quanto pensassi e ho così potuto anche io avere la mia colazione di Santa Lucia!!!



LUSSEKATTER ( dolcetti di Santa Lucia)


per circa 15 dolcetti:

100g burro

250ml latte

1 g zafferano in polvere

100 g zucchero

25 g lievito di birra (o 1 bustina lievito secco o 1 bustina lievito liquido)

1 uovo

550 g farina

uvetta

1 tuorlo

Sciogli il burro in un pentolino, aggiungi il latte e intiepidisci. Aggiungi lo zucchero e lo zafferano. Aggiungi il lievito (se secco o in panetto stempera in un po' di acqua) e mescola bene. Aggiungi poi uovo e farina. (Nella ricetta dicono 500-600, io mi sono trovata bene con 550!!!). Impasta bene e lascia lievitare per 45 minuti. Rimpasta il tutto e lascia lievitare per altri 30-45 min. Nel frattempo scalda il forno a 220°C. Dall'impasto ricava circa 15 parti. Lavora ciascuna affusolandola e dandogli la forma di una "S". Spennella con il tuorlo d'uovo e cospargi di uvette (schiacciandole un po' nell'impasto così evitano di bruciacchiarsi. Cuoci per 10 min. Sforna e raffredda in una griglia. Sono ottimi caldi!!!!!

giovedì, dicembre 11

Dolcetti bretoni


ovvero l'unica cosa che sono riuscita ad immortalare di una cena tra amici!



Questi dolcetti croccanti e burrosi, variante in piccolo della Galette Saint-Pierre, erano il dessert a conclusione di un piccolo ritrovo serale tra amici. L'obbiettivo originale era quello di fotografare e a voi proporre anche il resto del menù. Ma le bocche affamate degli invitati non mi hanno concesso il tempo di scattare degne istantanee. Fortunatamente, la lentezza di riflessi caratteristica di fine pasto, mi ha permesso di guadagnare quei pochi secondi di vantaggio, necessari a scattare queste poche e non ottimali immagini, prima che la piccola e innocua tartelletta finisse nelle fauci del "gigante mangione"!!!!

dolcetto bretone e mano del "gigante mangione"



La ricetta per questi dolcettini proviene da uno dei miei libri preferiti, "Dolci fatti in casa". Direi che è perfetta a parte il tempo di cottura che ho ridotto di qualche minuto, ma questo è un qualcosa che varia da forno a forno. Cercavo poi qualcosa da abbinare che non fosse troppo dolce visto il gusto già abbondantemente zuccherino delle galettes. Ho cosi ideato una densa ed esotica cremina di ricotta insaporita da un tocco di zenzero ed appena addolcita da miele all'arancia ed ecco che il "pizzicorio zenzerino" smorzava in giusta quantità la "burrosità" della ricca tartelletta!





DOLCETTI BRETONI

per circa 10 tartellette (8cm diametro)


125g farina

75g zucchero

90g burro a temperatura ambiente

3 tuorli sbattuti

1/2 cucchiaino di lievito



Accendere il forno a 180°C. In una ciotola, mischiare farina, lievito, zucchero. Aggiungere 3/4 delle uova sbattute e impastare velocemente con la punta delle dita. Quando il composto ridiventa farinoso, aggiungere il burro a pezzettini e impastare ancora finché non è ben amalgamato. Imburrare gli stampini, dividere equamente il composto e distribuirlo in ciascuno stampo, schiacciandola leggermente con le dita. Spennella la superficie con l'uovo rimasto e rigala con una forchetta. Inforna per 15-20 minuti. Sforma quando è tiepido e lascia raffreddare completamente su una gratella.



CREMA FRESCA di RICOTTA, ZENZERO e MIELE


125g ricotta

2 cucchiai di yogurt bianco

2 cucchiaini di miele all'arancia

1/2 cucchiaino di zenzero in polvere


Mischiare a crema tutti gli ingredienti. Conservare in frigo e lasciarla a temperatura ambiente circa mezz'ora prima di servire (ma dipende dalla stagione in cui la fate!!!!).




sabato, dicembre 6

Ancora cachi!!!



...eh si, scusate ma purtroppo dovevo finire quelli che avevo comprato!!!...
"potevi mangiarteli"
direte voi, ma poi cari miei vi sareste persi questa piccola delizia che ne è venuta fuori!!
Devo dire che non avevo mai cucinato con questo tondo frutto arancio che si è rivelato un ottimo e versatile amico...e per fortuna ho deciso di tentarci quest'anno, dato che non so quanti cachi troverò in Australia...
prometto che per la prossima ricetta cambio tema...e colore!!!





MINICAKE di CACHI e CIOCCOLATA


per 3 stampini 13.5 x 6.5:
1 caco
1 uovo
60 g yogurt bianco
60 g zucchero
1/2 fialetta di aroma vaniglia
110 g farina
40 g cioccolata al latte
20 g burro

Scaldare il forno a 180°C. Pelare e tagliare il caco. Aggiungere la cioccolata a pezzettini. In un'altra ciotola mischiare lo yogurt con lo zucchero e l'aroma alla vaniglia. Aggiungere l'uovo. Aggiungere la farina e il burro fuso. Per ultimo unire caco e cioccolata. Versare negli stampini imburrati (o "incartafornati"). Infornare per 40 min. Raffreddare e sformare.


venerdì, dicembre 5

Marmellata di cachi e vaniglia


doveva essere la ricetta di apertura, poi però c'è stato un cambio di programma (vedi post precedente)...ma più i giorni passano più questa marmellatina la sto rivalutando. Forse ha solo bisogno di qualche giorno di riposo prima di poterne gustare a pieno le sue qualità!!
Ok, ammetto che la consistenza non è quella di una marmellata, ma più una mezza via tra una composte e una gelatina un po' "grumosa"...forse basta lasciarla bollire un po' meno...o si sa, ogni caco è diverso dal suo vicino e magari la particolarità è dovuta all'indole ribelle dei cachi che avevo io a disposizione...comunque alla fine il suo gusto delicato e sorprendentemente
non troppo dolce mi ha convinto!


MARMELLATA di CACHI e VANIGLIA


dosi per un vasetto piccolo:

2 cachi maturi

3 cucchiai di zucchero di canna

1/2 baccello di vaniglia


Lavare e tagliare i cachi a pezzi. Aprire il baccello di vaniglia e ricavarne i semini interni. Mischiare tutto in una pentola antiaderente e portare a bollore. Aggiungere lo zucchero e far bollire per 20 minuti circa. Versare in un vasetto, chiudere bene e far raffreddare capovolto. Quando è freddo capovolgere, se fa "click" è andato sottovuoto!!!


giovedì, dicembre 4

Scrigni ricotta e cachi (con note di cioccolata)




...e finalmente arriva anche la prima ricetta...un po' di corsa, un po' di prova


...perché questa?...si, in effetti potevo esordire con qualche tipica "mia consolidata specialità"...ma non mi andava di cominciare qualcosa di nuovo con qualcosa di vecchio...e così dopo un giro dal fruttivendolo eccomi a sperimentare una marmellata di stagione...ma, inizialmente non del tutto convinta del risultato, ho trasformato il tutto in dei piccoli dolcetti, e questa volta il risultato è stato del tutto soddisfacente!!!


Quindi come prima ricetta di questo blog arrivano a voi questi piccoli scrigni ripieni di ricotta e cachi con l'aggiunta di una nota di colore data da piccoli pezzetti di cioccolata (che in realtà ho aggiunto solo ad una parte dell'impasto)...l'abbinamento cromatico è più da halloween che natalizio, ma dicembre è ancora lungo e mi sa che ora del trentuno saremo tutti più che stufi di bianco, rosso, zenzero e cannella...!!!!





SCRIGNI DI RICOTTA e CACHI (con NOTE di CIOCCOLATA)


1/2 fialetta di aroma alla vaniglia
125 g di ricotta
20 g di cioccolata al latte
1 rotolo di pasta brisé

Accendere il forno a 180° C. Srotolare la pasta sfoglia e ricavare 4 quadrati. Mischiare la ricotta, la marmellata e l'aroma alla vaniglia fino a formare un composto cremoso. Tagliare a piccoli pezzetti la cioccolate e aggiungerla a metà impasto. Stirare leggermente ciascuna estremità dei quadrati di pasta, mettere 1/4 dell'impasto al centro di ciascuno fazzoletto di pasta e legare gli angoli a due a due o a ciuffo. Spennellare con un po' di latte e infornare per circa mezz'ora.


lunedì, dicembre 1

Colpo di fulmine

Café Orient

Colpo di fulmine. Quando cammini verso casa per le strade di una Vienna autunnale. Lo vedi con la coda dell'occhio. E ti fermi. Passi a fianco a mille diverse finestre, ma questa volta ti fermi. Qualcosa ti chiama e dentro di te sai che la porta la devi aprire.



E' così che sono venuta a conoscenza di questo piccolo bar/ristorantino dalla simpatica e genuina atmosfera austro-libanese. Si perché l'obbiettivo tra queste confortevoli mura è quello di ricreare attraverso un semplice arredo, una rilassante musica ed esotici profumi un'atmosfera straniera adatta ad accogliere piatti dal delizioso sapore mediorientale. Ed è così che sorseggiando un caldo infuso alla menta fresca o una birra libanese (almaza) si può scegliere da un breve menù ricco di gusto quale sarà il vostro biglietto per l'oriente.



E per chi è in dubbio mi permetto di consigliare il "falafer teller"...ogni sapore è perfettamente e speziatamente in armonia...so già che mi mancherà downunder...




Café Orient,

Neubaugasse 59,
1070 Vienna,
Austria











Happy birthday!!

è passata la mezzanotte. è il primo dicembre duemilaotto.

Rimarrà questa la data di nascita.


...questo blog...


...avrebbe potuto avere molti nomi legati a situazioni, odori, colori passati, presenti e futuri...ho scelto la melodiosa sequenza di queste 3 parole...

non sono gli ingredienti per una ricetta alternativa, né per una magica pozione anche se potrebbero esserlo...in entrambi i casi...

è un accostamento fortuito e da me speziatamente spolverato che nasce dalla penna di una persona ora lontana che spero prima o poi abbia l'occasione di capitare tra queste pagine e saltellando tra una ricetta e l'altra ritrovare una vecchia amica e sorridere, almeno un po'...
...é un'avventura intrapresa grazie ad una spinta da parte di un'altra vecchia amica che contribuirá con immagini, pensieri e preziosi consigli a far crescere e vivere questo libro moderno che vuole raccontare di antichi sapori e imprevedibili abbinamenti
.


Chissà quanti giorni, mesi, anni collezionerà questa raccolta di post "ricettosi" o ricette postate...intanto inizio...il poi verrà...qui o là...non mi resta che accendere
il forno e impastare gli ingredienti...
e a voi tutti dire semplicemente

"buon appetito"